Design thinking – siamo tutti creativi?
Vi proponiamo di seguito un’editoriale della rivista “Ventiquattro” il mensile del Sole 24 ore.
Cosa ne pensate del fatto che tutti siamo dei potenziali designer? Leggete e diteci la vostra!
“Il termine design thinking viene attribuito a Herbert Simon (1916 – 2001), politologo dall’intelligenza duttile, che spaziò tra scienze cognitive, computer science, studi economici, filosofia della scienza e sociologia. Simon definì con questa espressione un processo pratico e creativo di risoluzione dei problemi, ovvero la trasformazione delle condizioni esistenti in altre, preferibili, attraverso l’identificazione di idee costruttive. Chiunque, secondo Simon, può essere un desginer.
Il concetto di design thinking è oggi entrato nel linguaggio corrente del management statunitense. Importarlo in Italia, dove sul termine design si sono sedimentanti anni di esperienze e significati, legati a una tradizione precisa e rilevante della storia economica, culturale e sociale del Paese, può generare un pò di resistenze.
Ma è possibile che il confronto con l’approccio americano, pragmatico e leggero, che invita a ripensare passo passo il processo che conduce dall’idea fino al riciclo di un oggetto, possa essere utile per rimettere in discussione visioni consolidate. E magari aiutarci ad aprire lo sguardo verso i comportamenti delle persone, così da identificare eventuali valori emergenti e nuove attitudini.
Di certo non siamo diventati “tutti creativi”, come l’intuizione di Simon potrebbe indurre a sperare. Eppure è possibile che qualcosa stia cambiando, che il rapporto con gli oggetti, la relazione tra prezzo e valore, il bisogno di possesso, la propensione alla partecipazione, la capacità di memoria e di progettualità individuale siano oggi soggetti a una sottile, significativa mutazione, come alcune ricerche sociologiche farebbero pensare. Se così fosse, se il design thinking stesse davvero diventando patrimonio diffuso, questo diverrebbe un dato significativo anche per l’industria del design e per i progettisti che con essa lavorano…”
Fonte: Ventiquattro
Cosa ne pensate?
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